La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
. All'emulazione nel male una è successa nel bene. E la Comunità, stretta già insieme da mutua paura, a mantenersi incomincia di mutuo amore.
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
Pel gèmito delle foreste e la notturna paura, per traccie che a lui solo èran vie, il rapitore cammina e cammina, ancor nell'abbrivo della intrapresa
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
Ma il Letterato, con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse: alto! - disse - non rivolgiamo contro noi quelle armi, che dèvon servire per noi
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, parve inciampare, e cadde sbattendo i denti. - Cecilia ha paura! - disse la Nera con sdegno. - E tu? ... che hai tu? ... - chiese Gualdo accennando
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
piantoni, spargenti ombra e paura e giganteschi assurgenti a nùvoli bui, che minàcciano in giù ... E, un rombo. Sono i nemici, i nemici che accòrrono
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
infamie che impunemente bramerèbbero còmpiere; oh quanti, nel bujo imaginoso della notte, sciolti da ogni paura e vergogna, sfògano col cervello i lor più
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intorno. Anche il mastino passò dalla sua. Ma la più parte continuava a tenere dal Letterato. La maggioranza stà colla paura, e siccome il diritto segue
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
. Era di quelle donne di cui fà l'odio paura, ma l'amore spavento. Un regno ... e Ambra avrebbe calpêsti i diademi di tutti i prìncipi della terra e